È singolare e curioso come nella realtà del mondo attuale, un’epoca in cui attraverso le telecomunicazioni, il Web, i Social Media e il mondo delle App siamo costantemente interconnessi, tra scambi di informazioni, flussi di dati e comunicazioni, la percezione di noi stessi e della realtà possa essere avvertita, a volte, come intermittente, con dubbio,
come se si trattasse di qualcosa di “artificiale”, di non precisamente vero e reale.
"Caddi in uno dei miei patetici periodi di chiusura.
Spesso, con gli esseri umani, buoni e cattivi, i miei sensi semplicemente si staccano,
si stancano: lascio perdere.
Sono educato.
Faccio segno di si.
Fingo di capire perchè non voglio ferire nessuno.
Questa è la debolezza che mi ha procurato piu guai.
Cercando di essere gentile con gli altri, spesso mi ritrovo con l'anima a fettucce,
ridotta ad una specie di piatto di tagliatelle spirituali.
Non importa...
Il mio cervello si chiude.
Ascolto.
Rispondo.
E sono troppo ottusi per rendersi conto che io non ci sono..."
Charles Bukowsky - Musica per organi caldi
Questo bellissimo stralcio letterario tratto dall’opera "Musica per organi caldi" dello scrittore Charles Bukowski fotografa in maniera egregia degli stati psico-fisici piuttosto comuni, una condizione della coscienza caratterizzata da sentimenti di estraneità da sé e dal mondo, di distacco e appiattimento cognitivo ed emotivo cronico, di alienazione, che in psicologia clinica vengono denominati fenomeni di Depersonalizzazione e di Derealizzazione.
Sovente provocati da forte stress, panico e in alcuni casi dall’ uso di sostanze psicoattive annoverano tra i loro sintomi senso di irrealtà e di distacco dalle proprie emozioni e dai propri pensieri, perdita di sensibilità di parti del corpo, la sensazione di guardare un film su se stessi, di essere divisi in una parte partecipante e una osservante, di essere invisibili.
Come se il mondo, a volte, apparisse privo di coloritura e di tonalità affettiva.
In queste condizioni, che in relazione all’intensità dei vissuti possono essere lievi, temporanee e nella norma oppure essere associate ed accompagnare stabilmente precise sindromi psicopatologiche (disturbi d’ansia, stati depressivi e nelle situazioni più gravi disturbi dissociativi, disturbo post-traumatico da stress, D.O.C. , stati psicotici o borderline) è come se il flusso “unitario” della nostra Coscienza si interrompesse, come se transitoriamente ci Dis-collegassimo, creando una frattura, dalla partecipazione attiva a noi stessi e alla realtà che ci circonda:
in altre parole
come se ci
Dis-Connettessimo.
È il nostro “senso di sé”e della realtà che perdono coesione, stabilità e senso di appartenenza.
Il senso del mio essere persona dipende dalla connessione col mio corpo, con le mie emozioni e con i prodotti della mia attività mentale (i miei pensieri).
Molte pratiche e discipline aiutano questo corretto e sano senso di coordinazione delle esperienze: obiettivo della Psicoterapia Bioenergetica è l’ integrazione dei nostri processi corporei, emotivi e psichici anche attraverso l’allargamento delle nostre capacità attentive, percettive e sensoriali.
L' Attenzione genera Presenza e Consapevolezza (a se stessi e alla realtà).
Presenza e Consapevolezza contribuiscono al Benessere Psico-Fisico.
Da domani dunque, oltre alla fibra ottica, mettiamo tra le priorità in agenda anche una sempre maggiore connessione con noi stessi:
con ciò che sento (corpo);
con ciò che provo (emozioni);
con ciò che penso (pensieri).
Simone Centonze
Psicologo Psicoterapeuta Umanistico e Bioenergetico